Con il termine pavimentazione in resina usualmente identifichiamo un composito monolitico, ottenuto con la sovrapposizione differenti strati di formulati resinosi applicati l’uno su l’altro secondo un determinata sequenza, che vanno a creare un insieme compatto, definito sistema resinoso.
Questi materiali, vengono quindi sovrapposti e fortemente attaccati fra loro fino a divenire dei composti solidi, attraverso una reazione chimica fra due componenti o con l’umidità presente nell’aria.
I componenti che costituiscono il formulato resinoso, identificati con i nomi “base” ed ”indurente”, devono essere miscelati in rapporti ben definiti e precisi, in modo tale che la reazione chimica avvenga in modo completo, omogeneo ed uniforme e coinvolga tutta la massa materica.
E’ sempre opportuno effettuare uno studio approfondito e puntuale per valutare la compatibilità dei formulati che verranno a contatto tra loro. Un sistema resinoso può presentare caratteristiche fisiche e chimiche diverse in relazione a come esso viene realizzato ed ai componenti che lo costituiscono.
Può essere realizzato secondo le necessità progettuali più o meno resistente agli agenti aggressivi, può essere più o meno elastico, avere caratteristiche meccaniche di resistenza agli urti e all’usura più o meno marcate.